Il capoparto è la prima mestruazione che compare dopo il parto con tempistiche variabili, dai 2-8 mesi fino a diversi anni dopo il parto. Il ritorno alle mestruazioni è fortemente soggettivo, ma di solito arriva prima per chi non allatta al seno o propone un allattamento misto, mentre è posticipato per chi allatta
esclusivamente al seno.
Durante l’allattamento al seno, infatti, il corpo materno produce alte quantità di prolattina, un ormone che stimola la produzione del latte e blocca l’ovulazione, tenendo a freno la produzione di estrogeni e progesterone, necessari ad una regolare ciclicità. La prolattina ha un effetto inibente sulla ciclicità femminile fino a circa 6 mesi dal parto.
L’allattamento al seno, quindi, può essere utilizzato come metodo anticoncezionale per i primi mesi dopo il parto. Questo metodo chiamato LAM, ovvero metodo dell’amenorrea da lattazione, ha un’efficacia del 98% se sono rispettate le seguenti condizioni:
- Allattamento esclusivo al seno (il bambino non deve assumere mai, o solo raramente, liquidi diversi dal latte come tisane o latte artificiale
- Allattamento sia diurno che notturno, con intervallo fra le poppate mai > 4h di giorno e 6h di notte
- Ci deve essere amenorrea (quindi assenza di mestruazioni e di qualsiasi tipo di perdita ematica)
- Il bambino deve avere meno di 6 mesi
Non sempre però l’allattamento corrisponde ad una pausa della fertilità. Anche se non sono ancora arrivate le mestruazioni, si può comunque aver ovulato. Per questo è opportuno ricorrere ad eventuali metodi di contraccezione fin dalla ripresa della sessualità post parto se si desidera evitare una gravidanza. Gli unici metodi contraccettivi ormonali che possono essere utilizzati durante l’allattamento al seno sono la pillola progestinica, l’impianto sottocutaneo e il dispositivo intra-uterino o meglio conosciuto come spirale.
Tutti questi metodi sono a base di solo progesterone sintetico e non contengono, quindi, gli estrogeni che potrebbero alterare la produzione del latte. Una piccola dose di progestinico passa, comunque, nel latte materno, ma ad oggi non sono state notate differenze sulla crescita e sullo sviluppo fisico e psicomotorio dei bambini, anche se i dati sono limitati.
In alternativa a questi, sono sicuri da utilizzare durante l’allattamento, tutti i metodi contraccettivi non ormonali come ad esempio il condom e non hanno nessun tipo di ripercussione negativa sull’allattamento materno.
La sessualità di coppia si modifica dopo il parto in seguito ad una serie di fattori che incidono sul desiderio sessuale e sull’eccitazione come ad esempio:
- La presenza di cicatrici perineali o della ferita del parto cesareo possono portare a percepire dolore durante i rapporti intimi finché la guarigione dei tessuti non si è completata
- L’aumento della prolattina, ormone che stimola l’allattamento, porta ad una diminuzione degli androgeni che causano un calo del desiderio sessuale e a una diminuzione degli estrogeni responsabile di una minore lubrificazione vaginale
- Il contesto cambia con la presenza del figlio/i e la stanchezza spegne le energie
- La relazione con il proprio compagno è diversa ora che si è diventati genitori
- La donna scopre una nuova identità e ha bisogno di tempo per accettare la nuova versione di se stessa come mamma
Dopo il parto c’è bisogno più di più tempo, calma, dialogo, comprensione e ascolto per poter trovare un nuovo equilibrio nell’intimità di coppia.